8 marzo a tor bella monaca

• CR
• 18 Marzo 2013
• Rosa shocking

Abbiamo trascorso lo scorso otto marzo al teatro di Tor Bella Monaca. L’invito ci è arrivato da una cara amica di Corrente Rosa, la regista Emanuela Giordano, con la quale abbiamo realizzato il docufilm “Per la mia strada”. Emanuela non è soltanto una brava regista e con la serata che ha inaugurato la sua direzione del teatro ci ha confermato ancora una volta la sua sensibilità e la sua umiltà nel sapersi avvicinare a realtà vive e complesse come quelle che sa esprimere l’universo femminile. Lo stesso universo che rende dinamico il quartiere di Tor Bella Monaca. Non a caso con il nuovo percorso che è iniziato con Emanuela al centro della “Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea” si è scelto di dedicare la serata a Maddalena Fallucchi, una donna morta nel 2010, che in qualità di direttrice prima e di responsabile dei laboratori teatrali dopo ha svolto con entusiasmo, con gli abitanti del quartiere e con le donne in particolare, un grande lavoro costruttivo.

La serata dunque, immaginata come un grande incontro aperto alle protagoniste del quartiere, ha visto susseguirsi il racconto di diverse esperienze lette e recitate da donne che hanno portato la loro o la storia altrui sul palcoscenico, pur essendo molte di loro inesperte di recitazione, come Anastasia Falcone, la bambina che ha recitato la sua poesia con molto trasporto e con tutta la grazie dell’infanzia. Al di là dei nomi e delle protagoniste della serata ciò che ha reso magica la serata è stata proprio la scelta di dare voce alle emozioni, con un  mix sapiente di testimonianze che si sono fuse regalando agli spettatori altrettante emozioni, fino a far riconoscere ad un giovane uomo  in sala, forse scettico sulla serata, che è vero che il teatro può trasfigurare e dare voce ai sentimenti più riposti, anche quando sono dei non professionisti a partecipare, regalando così a tutti un momento di condivisione e crescita umana. Ci auguriamo di tornare presto al Teatro di Tor Bella Monaca per lasciarci coinvolgere ancora una volta dallo spettacolo del mondo, sapientemente diretto o “non diretto”.