Lo studio di genere rappresenta una dimensione poco studiata nell’analisi delle elite imprenditoriali. In questo studio viene analizzata l’importanza delle donne negli organi direttivi delle imprese italiane a partire dal 1934.
Lo studio mostra non solo come in Italia le donne siano meno rappresentate nei consigli di amministrazione (CDA) rispetto ad altri paesi OCSE, ma sottolinea anche come le società quotate in borsa sono meno aperte alle donne che altri centri di potere, come la pubblica amministrazione e le libere professioni. In aggiunta, in un paese come l’Italia dove la connessione fra i diversi CDA rappresenta uno strumento chiave per assicurare la separazione fra proprietà e controllo, esistono pochissime donne che siedono in più CDA.
Gli autori poi presentano i risultati di uno studio prosopografico sulle donne amministratrici in diversi anni benchmark:1962, 1970, 1978, 1986, 1994, 2002, and 2007. Lo studio infine discute diverse alternative politiche per agevolare la diversificazione di genere nei CDA delle società italiane quotate in borsa.
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