L’ISPI Festeggia i suoi 80 anni senza donne ma prepara una lista di eccellenze al femminile

    photoIl 2 aprile la sala Tiepoli di Palazzo Clerici, sede dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) a Milano, era gremita. Sotto gli ori e gli splendidi affreschi, i relatori (tutti uomini) hanno ricordato e discusso il ruolo che l’ISPI ha assunto, soprattutto nel secondo dopoguerra, partecipando alla creazione della nuova classe dirigente della diplomazia italiana.

    Corrente Rosa ha notato con rammarico che delle circa 37 iniziative organizzate dall’ISPI nel 2014, le donne vantano soltanto una trentina di presenze nei panels, rispetto alle 190 maschili, che si traduce in un rapporto di quasi 1 a 6; inoltre in metà degli eventi non è prevista una partecipazione femminile e solamente in due casi la presenza di donne ha superato quella maschile.

    Questa è la situazione che si può evincere dal sito dell’ISPI, situazione che però non riflette completamente la realtà: per far fronte a tale problematica, causata a volte, da una mancata disponibilita’ da parte delle donne a partecipare agli eventi ai quali sono state invitate o anche ad una difficolta nel reperire figure idonee,  sarebbe in redazione una lista di eccellenze femminili, di donne pronte a parlare di politica estera. Una prima occasione per dare la parola alle donne è stata la pubblicazione del numero speciale della newsletter dell’ISPI per l’8 marzo, con firme tutte al femminile.

    La preoccupazione di inserire donne negli appuntamenti dell’ISPI non si ferma agli eventi per l’8 marzo. Per il team tutto al femminile che gestisce gli eventi, l’obiettivo è proprio quello di valorizzare l’energia, l’esperienza e il talento delle donne. Obiettivo condiviso dall’Istituto e dai suoi vertici che stanno favorendo l’ingresso di donne anche nel Consiglio di Amministrazione.

    Rimane anche la speranza nelle future generazioni, la cosiddetta “onda lunga” delle trentenni e quarantenni, che oggi occupano posizioni di medio livello nella pubblica amministrazione e nelle imprese e che, con il tempo, accederanno a posizioni di maggior rilievo e saranno, si spera, più disponibili a partecipare alle conferenze.

    I suggerimenti di Corrente Rosa a chi organizza conferenze:

    • Non chiudere un panel per una conferenza se non c’è almeno una donna tra i relatori, e comunque meglio se si giunge alla metà,
    • Fare sapere alle donne che non intendono accettare un invito che in loro assenza l’evento si svolgerà senza presenze femminili e che perciò esse hanno un dovere di rappresentanza nei confronti delle altre donne,
    • Se tutte le donne invitate hanno rifiutato di partecipare, iniziare la conferenza ricordando il numero di donne invitate e i motivi per cui hanno declinato l’invito.

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