L’episodio accaduto a Rosy Bindi a Porta a Porta è l’ennesima conferma di un modo di concepire la donna come soggetto puramente “estetico”, bella, giovane, avvenente e compiacente ad un capo, rigorosamente uomo, anche in luoghi e contesti ove questo appare assolutamente fuori luogo. Trattavasi infatti di un trasmissione televisiva serale ove erano presenti due figure istituzionali del nostro Paese, la Vice Presidente della Camera della Repubblica e il relativo Presidente del Consiglio, e non un concorso di bellezza o una festa privata.
Purtroppo non si tratta di casi isolati, troppo spesso etichettati come gaffes o “simpatici scherzi”, ma di un vero e proprio sistema culturale e politico che offende molte donne (e uomini) che in questi modelli e modi di relazionarsi tra i due sessi non ci si ritrovano. Siamo condannate a vivere su una eterna passerella da Miss Italia o veline? Nulla contro le bellissime Miss e giovanissime veline che scelgono eo si divertono in questi ruoli, ma che non esista alternativa per la donna italiana nel modo di essere trattata soprattutto in contesti pubblici come i media francamente ci sembra troppo.
Rosy Bindi ha prontamente risposto dando voce a noi tutte che la pensiamo così. Ha dimostrato una una lucidità e prontezza tali che l’hanno fatta risplendere di una intelligenza che l’hanno resa, perché no?, bellissima!
Non lasciamola sola, noi altre donne, tante che la pensiamo come lei. Uniamoci in quella risposta, in modo da gridare insieme tutte in coro. Appoggiamo ad esempio la raccolta di firme promossa da Repubblica, e se possibile andiamo oltre. Questo sistema non solo offende la dignità delle donne ma anche lo stesso modo di fare politica, degradandolo ad un grande e continuo cabaret di basso livello, ove la figura della donna, concepita esclusivamente come giovane avvenente e sottomessa al capo, (rigorosamente uomo), diventa dote politica apprezzata e un modo per interrompere e zittire un Vice Presidente della Camera dei Deputati!
post di Claudia Nardelli
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