WOMEN FOR EXPO: COME PROMUOVERE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE NEL NORD AFRICA?

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• 15 Ottobre 2015
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L’UNIDO, agenzia dell’ONU specializzata nello sviluppo industriale, ha organizzato il 14 ottobre a Milano-Expo una conferenza sull’empowerment economico con imprenditrici provenienti dall’Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Palestina e Tunisia.

Emma Bonino, già Ministro degli Affari Esteri, ha aperto i lavori in lingua araba suscitando ammirazione e affetto, e ha moderato le tavole rotonde della mattinata. Emma ha dichiarato che l’idea di WOMEN FOR EXPO, ossia l’integrazione delle questioni di genere, è stata adottata anche in tutte le prossime esposizioni universali, come quella che si svolgerà a Dubai nel 2020.

Alla tavola rotonda delle istituzioni, ha spiccato l’intervento della Ministra delle Pari Opportunità della Tunisia, Samirai Meria, che sta lanciando misure per favorire l’imprenditoria nelle zone rurali del suo paese. Altre discussioni interessanti si sono svolte al tavolo sulle reti femminili, dove le oratrici hanno lamentato la grande debolezza delle donne a lavorare in rete. Molto giusto il commento di Anna Zattoni, Direttrice Generale di Valore D, che ha osservato quanto le reti femminili si costruiscano in ambiti sociali di pari livello.

E’ stata l’occasione per Corrente Rosa di fare un key-note address sulle best practices, basato su un esercizio di confronto realizzato dalla Fondazione Brodolini, tra le migliori pratiche di paesi come l’Italia, la Turchia e l’Australia e capire come queste possono essere replicate in paesi del Nord Africa. E’ molto divertente immaginare di trapiantare la formazione per le imprenditrici della Camera di Commercio delle donne australiane nel Maghreb, tuttavia bisogna considerare che i governi australiani applicano politiche di genere molto consistenti da trent’anni. Come faceva notare Serena Romano, Presidente di Corrente Rosa, serve a poco riunire delle donne e fargli realizzare delle attività assieme se la materia prima delle politiche di genere non è stata già affrontata.

L’ultima parte della conferenza ha visto imprenditrici affrontare casi concreti sullo sviluppo delle imprese, l’accesso al credito e ai mercati esteri.

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