Giornata internazionale contro violenza donne: dichiarazione napolitano

    Napolitano: «La violenza sulle donne
    è un’emergenza su scala mondiale»
    Matrimoni forzati, mutilazioni genitali, stupri: gli ultimi dati
    valutano oltre 140 milioni di casi

    ROMA – «La Giornata internazionale contro la violenza alle donne deve rappresentare un’occasione per riflettere su un fenomeno purtroppo ancora drammaticamente attuale, individuando gli strumenti idonei a combatterlo in quanto coinvolge tutti i paesi e rappresenta una vera emergenza su scala mondiale». E’ questo uno dei passaggi della nota diffusa dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

    VIOLENZE SU 140 MILIONI DI DONNE – «La conferenza su questo tema tenuta a Roma in occasione del G8 – ricorda Napolitano – ha fornito dati che valutano in più di 140 milioni le donne vittime di violenze di ogni tipo. Matrimoni forzati che coinvolgono anche bambine, mutilazioni genitali, stupri generalizzati in contesti di guerra non devono apparirci lontani e a noi estranei. Il dolore di quelle donne, di quelle bambine riguarda tutti noi, anche perché la barbarie della violenza contro le donne non è stata estirpata neppure nei paesi economicamente e culturalmente avanzati». «Molto resta da fare – osserva ancora il presidente della Repubblica – in ogni parte del mondo per sradicare una concezione della donna come oggetto di cui ci
    si può anche appropriare: è infatti la persistenza di questi aberranti schemi mentali a favorire il riprodursi di insopportabili atti di sopraffazione anche in ambito familiare».

    CASI IN AUMENTO ANCHE IN ITALIA – Il Capo dello Stato si è riferito poi alla situazione italiana: «E’ triste dover ricordare che anche in Italia, nonostante la recente introduzione di norme opportunamente più severe, i casi di violenza, i soprusi e le intimidazioni sono in aumento. Ai necessari interventi di tipo repressivo, da esercitare con rigore e senza indulgenza, si debbono affiancare azioni concrete per
    diffondere, in primo luogo nella scuola e nella società civile, una
    concezione della donna che rispetti la sua dignità di persona e si
    opponga a volgari visioni di stampo meramente consumistico spesso veicolate anche dal linguaggio dei media e della pubblicità. Solo così sarà possibile creare una cultura di autentico rispetto, innanzitutto sul piano morale, nei confronti delle donne». Il Capo dello Stato ha, altresì, espresso «il più sentito augurio affinchè questa giornata possa segnare una tappa significativa non solo per l’azione delle istituzioni ma anche per una più forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica».

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