Donne e potere. Alla provincia di Bologna una occasione persa.

    Perché ci chiediamo si è dimessa l’ormai ex assessore alla Cultura della Provincia, Maura Pozzati, che fra l’altro ha restituito la tessera al suo partito, l’Idv? Di fatto poiché il partito di Antonio Di Pietro voleva pesare di più alla fine ha preferito un uomo per il nuovo super assessorato con deleghe alla Scuola, Lavoro, Formazione e Coordinamento delle politiche sulla crisi. Questa la realtà, aggravata dalla polemica che è scoppiata sui giornali e ha coinvolto solo donne: quelle del Partito Democratico a difesa della collega, scartata dalla sua stessa coordinatrice regionale, Silvana Mura, la quale avrebbe affermato che la Pozzati non aveva tempo di seguire tutte queste deleghe, essendo anche mamma. Una semplificazione del problema a quanto pare, oltretutto a discapito di principi e diritti acquisiti dalle donne!

    Infatti è stupido mettere in discussione il diritto sacrosanto di ogni donna di occuparsi della propria famiglia quando invece il vero contendere, a detta dell’ex assessore “non è essere donna, madre e avere dei figli, ma è come è stata gestita la cosa. Non mi hanno chiesto di prendere altre deleghe. Io comunque avrei detto no perché non ne avrei avuto le competenze”. Insomma il punto è che c’è una donna che rivendica la sua autonomia di competenze e di ruolo e c’è un partito che richiede obbedienza se non proprio acquiescenza. Ancora un modo vecchio di gestire la politica, perfino per un partito che pure si dichiara ed è forse “il partito più rosa d’Italia”. In definitiva non sarebbe stato meglio trovare una soluzione ragionata per dare la possibilità ad una donna di valore di esprimere le sue competenze? L’ultimo atto che ha visto le donne dello stesso partito contestare la capacità del loro ex Assessore di stare anche sul territorio non fa che inasprire inutilmente la contesa, altro che solidarietà e collaborazione!? Ancora donne in competizione: l’una contro l’altra armata per rivendicare ruoli piuttosto che incoraggiare talenti! Se è questo che si vuole basta prendere lezioni dai veterani della vecchia politica! Se le donne vogliono dare un contributo per rinnovare la politica la strada non è quella seguita a Bologna. Avrebbero dovuto piuttosto utilizzare le loro qualità di conciliazione, coordinamento e compromesso per trovare una soluzione e soprattutto evitare a tutti i costi questo pietoso linciaggio pubblico. Siamo poche ragazze, ma almeno dimostriamo di essere solidali. Non era questa un’occasione di FARE LA TANTO AUSPICATA RETE? Abbiamo solo dimostrato che non abbiamo bisogno degli uomini per perpetrare i pregiudizi.

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