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La scarsa partecipazione femminile alle liste regionali è a tutt’oggi una realtà in Italia, mostrandosi in modo più accentuato nelle Regioni del Sud. Dopo il successo del sistema della doppia preferenza di genere adottato dalla Regiona Campania per aumentare la presenza femminile nel proprio Consiglio Regionale, un gruppo di donne della società civile ha preparato un appello per invitare tutte le regioni a promuovere iniziative analoghe. Corrente Rosa sostiene tale appello per introdurre il sistema della doppia preferenza di genere in tutte le regioni italiane.
La scarsa partecipazione femminile alle liste regionali è a tutt’oggi una realtà in Italia. I dati emersi a seguito delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010 parlano da soli, evidenziando un’esigua presenza femminile che diviene più accentuata nelle Regioni del Sud, dove solo una donna è divenuta Consigliere Regionale (Basilicata), o peggio, nessuna (Calabria). In alcune regioni la percentuale di elette non supera il 10% – Puglia (5,1%), Veneto(6,7%) e la Lombardia (8,7%) -, mentre in altre la partecipazione femminile si colloca tra il 10% e il 20 % – Liguria (15%), Marche (16,3%), Umbria (16,7%), Lazio (17,8%) e Toscana (18,2%). Solamente l’Emilia Romagna ha eletto il 22% di donne.
Ma la grande innovazione è stata introdotta nella Regione Campania, che ha adottato il sistema della doppia preferenza di genere, la cui legittimità costituzionale è stata sancita dalla Corte Costituzionale nella recente sentenza 4/2010. Tale processo ha portato ad un incremento della presenza femminile nel Consiglio Regionale campano, con l’ingresso di quindici donne – pari al 23% dei membri. La legge elettorale regionale, proposta dall’On. Fiorella Girace, presidente della Commissione Regionale per le pari opportunità in Campania, ha introdotto un sistema facoltativo, attraverso il quale l’elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda uno o due voti di preferenza, scrivendo almeno il cognome dei due candidati consiglieri compresi nella lista stessa. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Con questo sistema si dà una forte spinta alla promozione della rappresentanza femminile in politica, come hanno dimostrato i risultati delle elezioni. Oltre a ciò, la legge prevede che i partiti assicurino, nella formazione delle liste, un’equilibrata rappresentanza dei due generi, in modo che nessuno dei due possa essere presente con più dei 2/3 dei candidati, pena l’inammissibilità della lista stessa.
A fronte dei risultati positivi ottenuti in Campania, emerge la necessità di promuovere iniziative analoghe anche nelle altre regioni italiane. A tal fine, un gruppo di donne della società civile, del mondo delle professioni (avvocatura, giornalismo), della Pubblica Amministrazione, delle Istituzioni e Parlamentari – a cui appartengono Daniela Carlà e Mariangela Pani – ha preparato una lettera-appello per invitare tutte le regioni ad adottare la doppia preferenza di genere nelle rispettive leggi elettorali regionali.
Corrente Rosa sostiene l’appello per introdurre il sistema della doppia preferenza di genere in tutte le regioni italiane.
Il testo dell’appello:
APPELLO AI MINISTRI DELLE PARI OPPORTUNITA’, DEGLI AFFARI REGIONALI E AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA STATO REGIONI
Noi donne delle istituzioni, delle associazioni femminili, dei partiti, dei sindacati, della società civile, convinte della necessità che nella vita politica – di cui tutti avvertono il degrado e la crisi – debbano essere valorizzate innanzitutto le competenze, le professionalità e i talenti delle donne, ci permettiamo di richiamare l’attenzione della Ministra delle pari opportunità, del Ministro degli Affari regionali, del Presidente della Conferenza Stato-Regioni sul grande supporto fornito dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 4 del 2010 al principio della democrazia paritaria, (cioè delle pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive di uomini e donne) con il riconoscimento della legittimità costituzionale della legge elettorale della Regione Campania laddove promuove nell’espressione del voto la doppia preferenza, purchè diversa per sesso.
Essendo tuttora aperto il dibattito sulla presenza ancora inadeguata delle donne nelle istituzioni, ci pare infatti opportuno valorizzare la novità di una tale norma.
Chiediamo pertanto l’adozione da parte della Conferenza Stato Regioni di un provvedimento di indirizzo che promuova l’inserimento di norme analoghe nei rispettivi sistemi elettorali da parte delle Regioni in ottemperanza all’articolo 117 della Costituzione. Chiediamo anche ai Presidenti delle regioni e ai consiglieri di adoperarsi affinché le leggi elettorali regionali vengano adeguate alla Sentenza della Corte Costituzionale.
Per aderire all’appello mandare una mail a doppiapreferenza@virgilio.it
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