Da qualche giorno sulle reti Mediaset programmi come Matrix e Striscia la notizia si divertono a disinformare e/o mistificare che è ancora peggio: utilizzano le analisi e la denuncia già fatte a suo tempo da “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo (il bel documentario di cui abbiamo parlato a più riprese e di cui tutto il mondo parla) per una guerra personale contro il gruppo di “La Repubblica” e “L’Espresso” . Sono riusciti a montare un pezzo dove alcune delle donne autorevoli (Serena Dandini, Anna Finocchiaro, Rosy Bindi, Lunetta Savino) scese in piazza il 13 febbraio sembrano parlare contro il suddetto giornale reo di utilizzare il corpo delle donne. Perché accade questo? Per paura certo, paura di perdere spazi di potere, per una incapacità a riconoscere che modelli e stereotipi su cui ci si era appiattiti (la donna oggetto, la velina ecc.) ormai segnano il passo sulla scena pubblica e nella società.
Stereotipi destinati a rimanere tutt’al più nell’immaginario di chi non vuole e non può concepire per le donne ruoli diversi, quelli veri, quelli che già esistono. Sesso ed erotismo li lasciamo al privato di ciascuno, augurandoci di poterne certo parlare con libertà e la giusta distanza, sperando che le istituzioni e il dibattito pubblico si possano occupare principalmente d’altro!
Indubbiamente la vera battaglia per la denuncia della pubblicità sessista deve continuare, anche perché l’Italia è il paese più colpito e purtroppo l’uso del corpo delle donne imperversa ancora un po’ ovunque. Tutti devono farsene carico, anche la i quotidiani che si ritengono più progressisti, ma soprattutto le donne che dovrebbero sostenere una battaglia comune di civiltà, fuori dal dibattito spesso sterile al quale si assiste accendendo la televisione, sia che si guardi Mediaset sia che ci si sintonizzi sulla RAI.
©2014 - Corrente Rosa - Associazione non lucrativa e senza legami politici
Nessun commento