L’IMPEGNO PER IL RIPRISTINO DELLA LEGGE CONTRO LE DIMISSIONI IN BIANCO

    In data 7 febbraio si è tenuto un incontro tra il Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero e una delegazione delle 14 donne promotrici dell’appello “188 donne per la legge 188”, un’ iniziativa promossa da alcune donne del sindacato e della cultura che richiedono il ripristino della legge contro le dimissioni in bianco, alla quale ha aderito anche Corrente Rosa.

    La legge 188 del 2007 era stata introdotta dall’allora governo Prodi per impedire la pratica delle ” finte dimissioni volontarie” o dimissioni “in bianco”, che in alcuni casi vengono fatte firmare dal datore di lavoro alla lavoratrice, al momento dell’assunzione, e che si prestano ad essere poi utilizzate quando la lavoratrice dovrà entrare in maternità.

     

    Subito abrogata dal governo Berlusconi non appena insediatosi, nel maggio 2008, ha lasciato così senza presidio un fenomeno estremamente preoccupante, che si manifesta nel quadro della già scarsa occupazione femminile in Italia.

    Si trattava tra l’altro di porre in essere una procedura, prevista dalla Legge 188, priva di costi e di facile applicazione; la legge era formata da un solo articolo che obbligava a dare le dimissioni volontarie su un modulo numerato. Il Comitato Promotore delle 188 donne per la legge 188, ha ribadito pertanto al Ministro Fornero l’urgenza di reintrodurre un meccanismo di tutela delle donne contro questo abuso, che va al di là della contrattazione collettiva, e rappresenta un vero e proprio vulnus allo Stato di diritto.

    Il Ministro del Lavoro e delle pari opportunità nel corso dell’incontro ha espresso la consapevolezza del problema e la volontà di affrontarlo con una soluzione adeguata.

    “A nostro avviso esiste l’urgenza di impedire l’abuso delle dimissioni, per garantire i diritti delle persone e le imprese che rispettano le regole”.

    Il Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità ha  precisato  che il problema è all’attenzione del Ministero, in quanto “tale pratica pesa fortemente e negativamente sulla condizione lavorativa delle donne e sulla loro stessa dignità, costituendo una vera e propria “devianza” dai principi di libertà alla base della società civile. Si tratta di aspetti che – sottolinea il Ministro – sono cruciali alla luce della delega che mi è stata affidata relativamente alle Pari Opportunita’ “.

     

    Il Ministero ha pertanto allo studio una proposta che sia di carattere risolutivo e che, avvalendosi delle tecnologie informatiche, possa garantire, in caso di dimissioni, la certezza dell’identità della lavoratrice, la riservatezza dei dati personali e, soprattutto, la data di rilascio e di validità della lettera di dimissioni.

    “Tale intervento – ha concluso  il Ministro Fornero – comprenderà altresì un’azione di sensibilizzazione volta a restituire piena parità e dignità al lavoro delle donne, considerato un fattore di crescita indebitamente compresso”.

     

    Il 23 febbraio verranno organizzate manifestazioni in tutta Italia a sostegno della richiesta di ripristino della Legge 188, e si terrà una Conferenza stampa a Roma.

    (Cristina Michelini)

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