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    Aziende e pari opportunità

    gendergap1La situazione dell’occupazione femminile in Italia e in Europa è a dei livelli preoccupanti. Il rapporto del World Economic Forum sul “Global Gender Gap” piazza l’Italia all’ottantaquattresimo posto (su 128). Nonostante le loro qualifiche, le donne non sono rappresentate nei consigli di amministrazione e nelle posizioni di rilievo delle aziende.

    Noi di CR crediamo che questo stato delle cose debba cambiare. Le donne hanno un forte potere d’acquisto e decisionale (secondo uno studio di McKINSEY le donne sono il motore dietro il 70% degli acquisti casalinghi) eun’azienda deve sapere gestire il cambiamento, la globalità e l’innovazione: le politiche di genere possono essere il catalizzatore di un cambiamento culturale.

    CR ha individuato alcune aziende che hanno cominciato a prendere misure significative in termini di conciliazione tra lavoro e vita familiare, di flessibilità, di pari opportunità o altre misure mirate a migliorare la condizione lavorativa delle donne:

    * NISSAN: In Giappone il 60 % delle macchine o sono acquistate da donne o le donne partecipano alla decisione di acquisto. Oggi Nissan sta introducendo progressivamente donne in tutti i livelli decisionali e prende il loro il punto di vista in considerazione per la progettazione delle automobili
    * LUXOTTICA: In Italia la Luxottica prevede di avere circa 30% di donne nei suoi primi livelli entro il 2009. Secondo Luxottica il grado di diversità nel management di un’azienda ha un peso importante nelle scelte di investimento degli investitori istituzionali.  [LEGGI LA DICHIARAZIONE DI NICOLA PELÀ – GROUP HR DIRECTOR DI LUXOTTICA A CORRENTE ROSA]
    * UNICREDIT: La banca ha lanciato a settembre un programma per far emergere il talento femminile con l’obiettivo di arrivare ad avere, nel giro dei prossimi dieci anni, un top management composto alla pari da uomini e donne. [LEGGI L’INTERVISTA A PROFUMO]
    * VODAFONE: Vodafone sostiene economicamente la maternità oltre gli obblighi di legge e applica un programma di “come back training” per le neo mamme nella delicata fase del rientro in azienda. Ha inoltre sviluppato un sistema di mentoring per agevolare la mobilità e favorirequindi la crescita professionale. [LEGGI LA SINTESI DELL’INTERVISTA ALLA DOTT.SSA ELISABETTA CALDERA, DIRETTORE HR DI VODAFONE ITALIA]

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