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Esiste il momento giusto per innamorarsi? Esiste un'età ...
Il momento era particolarmente delicato. Lo stesso giorno il Senato dava la fiducia al governo Renzi e il primo ministro egiziano El Beblawi aveva dato le dimissioni. “Non cambia molto” considera Rasha Abdulla, la nostra invitata egiziana docente di giornalismo all’Università Americana del Cairo, “cambiano solo le facce e comunque evitiamo di mettere dei cartellini su tutto, la situazione è unica e molto complessa, non si possono utilizzare i soliti riferimenti”. “Fino ad un certo punto” risponde Nathalie Tocci, Vice-Direttrice dell’Istituto degli Affari Internazionali, “anche se non è stato chiamato così dall’Occidente per non osteggiare il nuovo potere, c’è stato un colpo di stato per rimuovere Morsi”. Gli egiziani presenti all’incontro si sono opposti alla definizione di colpo di stato considerando invece che si sia trattato di un sollevamento popolare per cacciare un governo despotico.
La discussione sui diritti delle donne egiziane, che con la nuova costituzione hanno ottenuto la parità, anche se solo formale, è stata meno accesa. Luciana Borsatti, giornalista dell’ANSA, ha condiviso le sue esperienze con donne egiziane di estrazione più conservatrice spiegando che il cambiamento sociale sta coinvolgendo anche loro, anche se in modo graduale e nell’ambito dei valori della comunità.
Al dibattito, organizzato assieme all’Associazione della Stampa Estera, con ANSA media partner e promosso dalla Fondazione Anna Lindh, hanno partecipato sia esperti di politica estera sia esperti di genere, con una rappresentanza quasi paritetica di uomini e donne.
Forse quando non c’è la parola “donna” nel programma il genere maschile non si spaventa? Riflettiamoci.
Vedi il video sulla situazione delle donne in Egitto spiegata da Rasha Abdulla
Leggi gli articoli dell’ANSA
Vedi il programma del dibattito del 24 febbraio
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