Comodamente seduta sui cuscini di pelle bianca della Rolls-Royce che galleggia sull’asfalto deserto, vestita di pizzo e di seta, il volto coperto da un leggero velo, protetta dal vetro che la esibisce e lontana dalla folla che la guarda, Kate è portata dal padre e dall’autista verso la sua nuova vita.
E’ questo l’epitomo della sua nuova vita: lussuosa, trasparente, distante e controllata, ammirata e criticata senza parole né decisioni.
Ma in concreto cosa fanno le principesse del Regno-Unito? Inaugurano centri commerciali, scuole e aziende, vanno a ricevimenti in chiese e municipi dove stringono mani, tagliano nastri e scambiano due parole sul tempo e le dimensioni dell’edificio dove si trovano.
Cosa può spingere una bella ragazza, laureata e di famiglia facoltosa a scegliere un destino definito da una famiglia disunita e fredda, da politiche opportuniste, da un protocollo ferreo e da una stampa di pessimo ordine?
Non c’è dubbio che diventare famosi senza eccessivi sforzi piace: laddove altre devono fare film, o sfilate di moda, essere elette, scrivere libri o presentare il telegiornale,la Duchessa di Cambridge per i prossimi sessant’anni dovrà solo apparire con un delizioso vestitino e cappellino e il Mondo ne parlerà.
Diventare la donna più fotografata del mondo lusinga l’orgoglio. Sai che divertimento scegliersi tutti quei vestiti che poi ritrovi sui giornali, commentati nei blog, discussi in televisioni! Compri una borsetta e il giorno dopo diventa un mito, intere fabbriche cinesi la riproducono a milioni di esemplari.
Ma forse quello che attira di più è questa indiscussa e misteriosa soft power di cui godono adesso anche le First Ladies. Dal momento in cui la Casa Reale inglese ha una mera funzione di rappresentanza e gli eredi al trono non hanno più poteri militari, il ruolo del maschio è sostanzialmente ridotto a portare una divisa di apparato. A questo punto l’interesse del popolo-spettatore-consumatore per l’erede al trono sparisce a favore della bella e fotogenica Principessa.
Kate potrà scegliere tra diventare la foto-modella istituzionale del Commonwealth o utilizzare il suo potere mediatico per fare avanzare delle cause più nobili: le potrei suggerire la lotta contro le mutilazioni genitali femminili, l’accesso delle donne alle cure soprattutto per le partorienti, la contraccezione, la parità di accesso delle bambine all’istruzione.
Ma come potrei giudicare? Mica vado in giro nelle scatole di vetro…
©2014 - Corrente Rosa - Associazione non lucrativa e senza legami politici
Nessun commento