La solidarietà mancata

    Ci occupiamo ancora di provvedimenti politici che dovrebbero attivare dei percorsi virtuosi a sostegno dei più deboli e della comunità tutta e invece provocano solo scoramento e perplessità. La Giunta Alemanno ha elaborato una delibera per la istituzione del “Fondo di solidarietà per le vittime di reati sessuali”, dunque una proposta meritoria negli intenti, come ha sottolineato il comunicato elaborato dalla maggioranza del centro-sinistra del Municipio Roma centro storico, ma purtroppo “superficiale” e di difficile attuazione. La vicenda, segnalataci dal consigliere municipale, nonché anche membro della Commissione Affari Sociali, Stefania Di Serio, è incredibile e contraria al senso comune.

    In particolare si sottolinea che la tutela delle vittime viene a mancare da subito, dal momento che queste persone, più che mai fragili ed esposte agli iter giudiziari, al fine di ottenere un contributo dal Fondo, devono sottoporsi ad un iter burocratico discrezionale e infine ingiusto (Art. 3 c. 2: “l’operatività del Fondo è condizionata alla preventiva dimostrata infruttuosità delle procedure esecutive, avviate dall’avente titolo nei confronti del responsabile, per il risarcimento delle somme liquidate nella sentenza definitiva di condanna” ecc.). Pertanto “il Fondo verrebbe erogato solo in caso di costituzione di parte civile del Comune e solo se la sentenza è passata in giudicato. Con l’aggravante della possibilità di dover restituire la quota ricevuta qualora, in uno dei gradi successivi, l’aggressore venga ritenuto innocente. Ancora una volta le tutele sono tutte a favore dei violentatori, nella maggioranza uomini. Lasciando le vittime nell’incertezza anche del semplice aiuto economico”. Invece di attivare una assistenza immediata a supporto delle vittime le si espone ad ulteriori dannosi stress emotivi e psicologici. Davvero ci si chiede quali sono le considerazioni, ammesso che ve ne siano, che possano portare a simili provvedimenti, contraddittori, nocivi e addirittura lesivi dei diritti di soggetti già così terribilmente esposti alla violenza, come le donne e i bambini.

     

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