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Candidata al Senato, Lazio, 17esima nella lista PD.
60 anni, è laureata in Lettere. Nel 1997 è stata la prima donna a dirigere il Consiglio Comunale di Roma. E’ stata presidente della commissione “Coesione Sociale Sicurezza, Pari opportunità” del Congresso dei poteri Locali e Regionali d’Europa a Strasburgo. Eletta nel 2005 al Consiglio Regionale della Regione Lazio è stata presidente della commissione “Sicurezza e lotta alla criminalità”, componente della commissione speciale Sanità, della commissione Politiche sociali e responsabile del Coordinamento delle Elette. Ha due figli.
Risposta di Luisa Laurelli a Corrente Rosa:
1) Violenza contro le donne: quali provvedimenti intende promuovere al fine di eliminare o comunque ridurre tale fenomeno?
1- Ho firmato la Convenzione No More! e da eletta mi impegno a proseguire con le associazioni ed i centri antiviolenza, l’azione di informazione sul grave fenomeno dei femminicidi in Italia, troppo spesso sottovalutato. Per far emergere un fenomeno fin troppo sommerso occorrerà potenziare la rete dei consultori familiari e dei centri per le persone maltrattate e bisognerà potenziare per quanto possibile, le azioni atte a prevenire il grave fenomeno delle violenze domestiche che sfociano spesso nell’assassinio delle donne. Per la prevenzione è indispensabile potenziare l’attività delle forze dell’ordine che devono essere formate per percepire fin dall’origine, situazioni di pericolo spesso sottovalutate.
2) Quali provvedimenti intende promuovere al fine di aumentare la disponibilità di servizi per la prima infanzia e per gli anziani a costi ragionevoli per tutti i cittadini?
2 – Il lavoro di cura non può essere lasciato solo sulle spalle delle donne ed è per questo che occorre ripristinare i fondi per la non autosufficienza, i centri per la disabilità, i centri sociali per gli anziani autosufficienza. La rete degli asili nido, i servizi di baby-sitter condominiali, devono essere incrementati e perciò proporrò da eletta, come già previsto ma mai realizzato, che i fondi ricavati dall’allungamento dell’età pensionistica per le donne vengano destinati all’incremento dei servizi di cura.
3) Con quali iniziative intende rilanciare il lavoro femminile in Italia?
3- Per rilanciare l’occupazione femminile e giovanile propongo di vincolare i fondi ricavati dal contrasto alle mafie e all’evasione fiscale, per finanziare progetti di lavoro per queste categorie fortemente svantaggiate.
4) Come ritiene si potrebbe intervenire al fine di rappresentare correttamente l’immagine della donna nei media? Quali disposizioni intende promuovere a tal fine?
4 – La figura femminile viene ancora vilipesa e mal rappresentata sia nella pubblicità che nella presentazione sui media. Ad una azione di formazione culturale rivolta soprattutto ai giovani studenti occorre affiancare sanzioni più severe che rendano chiaro il danno di immagine che si fa alle donne quando vengono rappresentate come oggetti. I soldi delle sanzioni potranno essere impiegati per progetti culturali per le scuole.
5) È favorevole all’adozione di una legge che imponga il Bilancio di Genere a livello nazionale e regionale?
5 – Anche nei rari casi in cui alcune Istituzioni hanno realizzato il bilancio di genere, ci si è trovati di fronte ad atti solo di testimonianza, senza alcuna concretezza amministrativa. Bisogna perciò studiare le forme giuridiche per prevedere che il bilancio delle Istituzioni contengano il bilancio di genere e che le azioni previste dal bilancio, vengano ogni anno valutate così come prevedono le normative europee di parità.
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