Mai più rappresentazioni lesive della dignità femminile almeno nei programmi del servizio pubblico televisivo!
Un primo importante passo è stato fatto proprio in questi giorni con l’approvazione in Parlamento dell’emendamento al Contratto RAI che prevede la creazione di un Osservatorio indipendente contro gli stereotipi di genere nell’ambito del servizio pubblico.
Creare e promuovere la consapevolezza, anche tra i giovani, piuttosto che vietare o censurare: è questo il compito che avrà l’Osservatorio. Analizzerà da un punto di vista qualitativo e quantitativo la presenza di genere nei palinsesti della tv pubblica per promuovere una rappresentazione di genere più equilibrata. Un’esigenza ormai sentita sempre di più da molte donne italiane, che sono passate all’azione.
Negli ultimi mesi, infatti, una larga parte della società civile e in particolare molte associazioni femminili hanno spesso denunciato e segnalato l’esorbitante presenza di stereotipi attraverso i quali i media rappresentano le donne italiane. Stereotipi che, come spesso anche noi di Corrente Rosa affermiamo da tempo, offrono un’immagine riduttiva, spesso distorta e offensiva non solo del genere femminile, ma anche dello stesso genere maschile attraverso stereotipi obsoleti e spesso persino caricaturali.
L’emendamento è stato proposto e ampiamente sostenuto in modo bipartisan da varie donne del mondo politico (tra cui, Emma Bonino, Francesca Marinaro (PD), Maria Ida Germontani (PDL), Vittoria Franco (PD), Giovanna Melandri (PD)), oltre che sostenuto e sottoscritto da varie associazioni femminili (Pari o Dispare, UDI,…) e note personalità del mondo della cultura e dell’informazione come Tiziana Ferrario, Myrta Merlino, Miriam Mafai, Mimosa Martini, Lorella Zanardo.
L’appello su Facebook promosso da vari siti, aveva parimenti registrato oltre 1.200 firme tra cui quelle di Bianca Berlinguer, Sofia Ventura, Caterina Soffici, Cristina Sivieri Tagliabue e di alcune socie di Corrente Rosa, naturalmente.
Quello che sembrava difficile da realizzare è diventato realtà, quindi, grazie ad un ottimo lavoro di squadra al femminile, stupendo forse coloro che dicono che le Donne non sanno fare squadra. (Abbiamo dato un duro colpo ad un altro stereotipo?)
L’Osservatorio è un primo importante passo per impostare una più adeguata rappresentazione delle donne in tv e nei media e, soprattutto, monitorare una corretta immagine di genere più aderente alla realtà delle donne e degli uomini in Italia e potrebbe aprire la strada alla creazione di un’Authority contro le discriminazioni di genere nei media.
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