L’Amministrazione guidata da Alemanno non vuole festeggiare i 40 anni del movimento lesbico, gay e trans. Alemanno prima ha negato il patrocinio del Comune alla manifestazione e oggi continua a non autorizzare la possibilità di un percorso credibile e libero per il corteo lungo le strade della nostra città: “Il patrocinio va dato quando non si tratta di manifestazioni di tendenza ma che danno voce a tutte le idee e i punti di vista e nel caso del Gay Pride non è così”. Questa l’affermazione categorica con cui fin dall’inizio è stata bollata una manifestazione che è espressione di diritti gioia libertà pace in tutto il mondo.
Con una sola frase da “burocrate fascista” il Sindaco di Roma ha espresso il meglio della sua cultura democratica! (così pensa l'” Assemblea del Festival sociale delle culture antifasciste” che ha adottato il comunicato di Facciamo Breccia, di seguito riportato). Con pretestuose ragioni a difesa di un fantomatico “ordine pubblico” si vieta di fatto il diritto di manifestare, “un valore irrinunciabile, specialmente in un momento in cui la violenza nel nostro paese sta raggiungendo picchi altissimi”. “Accettare questo divieto significa scavare la fossa a quel residuo di libertà rimasta nel nostro paese e questo non è accettabile per chiunque ritenga l’autodeterminazione, la laicità, l’antifascismo principi irrinunciabili. Il coordinamento Facciamo Breccia invita tutte le realtà antifasciste e autodeterminate alla mobilitazione per il pride del prossimo 13 giugno, in difesa dell’agibilità politica, della libertà di manifestazione e dell’autodeterminazione di tutte e tutti”.
Per adesioni:
info@facciamobreccia.org
romapride@gmail.com
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