Se non cambiamo il mondo domani, quando?


    Piazza del Popolo era colma non ci si poteva muovere. C’erano donne di tutti i tipi: le femministe di sempre quelle che non ne mancano una, le studentesse che già allenate dalle manifestazioni di fine anno riprendevano posizione, mamme con bambini, donne con cani (brutta idea erano a rischio di essere calpestati) le signore eleganti e incuriosite e tanti ma tanti uomini. Qualcuno ha detto dal palco che non si era mai vista una manifestazione di donne con tanti uomini.

    Ho apprezzato l’allegria, il festeggiamento, le scelte musicali, la volontà di dare spazio alle giovani, la diversità degli interventi anche se certi meritavano di essere decisamente più corti. Questa volta i media hanno dato ampia copertura all’evento, RAI News e Sky trasmesso anche in diretta. A parte sparute eccezioni, i telegiornali hanno mostrato le manifestazioni in tutta Italia (e anche all’estero!

    Adesso che abbiamo scoperto di essere cosi tante e cosi forti, dopo tanti anni, che sappiamo anche di essere migliori nello studio, cosa vogliamo fare? Vogliamo approfittare di questo clima politico deleterio per mettere in gioco i nostri numeri e tradurre in misure concrete i risultati della piazza? Qualcuno ha parlato di Stati Generali delle donne. Sarebbe veramente ora di farli. Di organizzarci e di ripartire.

    Non sarà una cosa facile. Dovremmo scegliere con cura poche misure che possano trasformare il paese e che abbiano ricadute dirette sulle donne: ad esempio, una legge elettorale che rappresenti meglio i cittadini e le cittadine, un’autorità indipendente sulle questioni di genere, una vera tutela dei diritti delle lavoratrici, affrontare in modo pragmatico e avendo in mente il tesoretto delle pensioni il tema della conciliazione, ivi compreso una legge sul congedo paternità e una legge sulla fecondazione assistita più moderna.

    Mi auguro che il 13 febbraio diventi un giorno da ricordare come l’inizio di un lungo percorso di solidarietà attiva, consapevole e tollerante tra donne e uomini.

     

    Serena Romano
    Presidente
    Corrente Rosa

    LEGGI LA LETTERA DI ADESIONE DI CR ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13

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