Sistemi di trasporto pubblico e uguaglianza di genere

    Traduzione e sintesi dell’intervista a cura di Nicoletta Bevilacqua.

    Stefania Di Serio

    Stefania Di Serio

    Sui ruoli delle donne nel trasporto pubblico è recentemente intervenuta, con una intervista di grande interesse pubblicata sul sito Intelligenttransport.com, una esperta del settore, Stefania Di Serio, componente del Direttivo di Corrente Rose e Partnership&Alliance Manager, Divisione Trasporti di Almaviva nonché partecipante all’UITP (Unione internazionale del trasporto pubblico) e alla campagna # PT4ME promossa dalla Banca Mondiale e dalla stessa UITP.

     

    La prima considerazione espressa riguarda i cambiamenti intervenuti nel settore e  l’incidenza che può avere la campagna promossa da PT4ME per superare le diversità di genere. Cambiamenti che sono per molti versi positivi rispetto a qualche anno fa, quando erano veramente poche le donne professioniste nel settore, ma come afferma Stefania Di Serio, è ancora una goccia nell’oceano, ed occorre promuovere tramite l’UITP l’occupazione femminile, dando a questo tema una priorità e incoraggiando le donne a cogliere le opportunità che questo settore offre.

    In positivo si sottolinea che gli atteggiamenti all’interno dell’industria si stanno modificando, grazie soprattutto all’ingresso di molti giovani, anche se la professione di pilota e altri ruoli chiave sono appannaggio degli uomini.

    Certo la situazione varia nei diversi paesi così come ha importanza la mentalità che è influenzata dal fattore età: nel settore dei trasporti, più di ogni altro, l’età media di un lavoratore è più elevata rispetto ad altre industrie e gli impiegati più anziani hanno spesso una mentalità diversa. E questo sta cambiando molto lentamente.

    Un ruolo importante, come emerge dall’intervista, viene attribuito alla digitalizzazione che consentirà  una maggiore uguaglianza nel trasporto pubblico. Non solo aiuterà a migliorare la tecnologia, ma incoraggerà nuove persone con competenze diverse a entrare nel settore.

    Sarebbe però un errore enorme, come segnala Stefania Di Serio, e un’occasione persa, concentrarsi esclusivamente sulla digitalizzazione da un punto di vista tecnologico. La digitalizzazione, a suo parere, costituisce un’opportunità per dare centralità al cliente del servizio e indurre quindi un cambiamento nel modo di pensare  delle aziende di trasporto in grado di creare soluzioni incentrate sulle esigenze dei passeggeri. In tal modo, si afferma,  il trasporto pubblico potrà essere la spina dorsale del futuro.

    La digitalizzazione potrebbe anche essere utilizzata per introdurre un cambiamento nella gestione all’interno delle aziende, che potrebbe influire positivamente sul problema dell’occupazione femminile. Le donne, si rileva, hanno un approccio diverso rispetto agli uomini, non migliore o peggiore ma semplicemente diverso, e questo può davvero avere un impatto sulle grandi organizzazioni.

    Le aziende di trasporto e le istituzioni dovrebbero spiegare le opportunità di impiego e di progressione di carriera che esistono per le donne in questo settore che ha enormi possibilità di sviluppo.

    Altro aspetto che ha grande rilievo è rappresentato daIla sicurezza, tema che è particolarmente avvertito dalle donne. E’ per tale motivo che è così importante la campagna PT4ME, che ha diffuso il programma di sensibilizzazione sulla sicurezza delle donne all’interno dei sistemi di trasporto pubblico in 100 città.

    Per l’intervistata, le informazioni sono di eccezionale importanza in molti aspetti del trasporto. Quando si parla di sicurezza, le donne capiscono immediatamente, mentre con gli uomini la questione deve talvolta essere chiarita. Quando gli eventi non vengono mai segnalati o discussi, le persone spesso ignorano che stanno addirittura accadendo. La speranza è che le persone prestino maggiore attenzione alle situazioni che accadono intorno a loro. Ovviamente, la tecnologia può anche aiutare a migliorare la sicurezza con le telecamere di stazione e le informazioni in tempo reale che impediscono alle persone di aspettare da sole alla fermata dell’autobus per un lungo periodo di tempo. L’informazione è la base della sicurezza e occorre usarla per creare una comunità.

    Quando le persone non si sentono abbastanza sicure di usare i servizi di trasporto pubblico, la società è influenzata in molti modi. Se donne e bambini non usano il servizio e non possono permettersi i taxi in città, la cultura e le esperienze arricchenti vanno perse. Se la scuola preferita è più lontana da casa e il trasporto pubblico non è accogliente, i genitori selezioneranno le scuole di seconda scelta per i loro figli poiché non possono permettersi i taxi giornalieri. La Di Serio sottolinea come tale problema vada affrontato per poter scegliere quale tipo di società vogliamo essere.

    A tal fine è importante, a suo parere, utilizzare la rete multimediale che viene spesso usata per cose banali mentre può offrire informazioni preziose. Le rotte potrebbero essere condivise  comunicando attraverso i social media, in modo che le persone non si sentano sole, per esempio di notte. Alcune aziende hanno già iniziato a far scendere i passeggeri  più vicino alla loro destinazione di notte, anche se non c’è una fermata dell’autobus, per aiutarli a sentirsi più al sicuro.

    Da ultimo, l’intervista  riprende e approfondisce il problema della forza lavoro. E’ un dato di fatto che le donne hanno maggiori probabilità di essere altamente istruite, tuttavia nelle aziende del settore non stanno lavorando in ruoli chiave.

    Ci sono, tuttavia, miglioramenti in corso. In Italia, ricorda la Di Serio, esiste una legge che impone ai consigli di amministrazione di includere una percentuale di membri femminili. Ciò ha fatto la differenza e altri settori di mercato dovrebbero guardare a questo esempio.

    Anche gli uomini dovrebbero beneficiare dell’uguaglianza. Per l’intervistata sarebbe importante rendere obbligatorio il congedo di paternità, per almeno due mesi, per aiutare a rafforzare le famiglie e le relazioni sociali e contribuire a mantenere un maggiore equilibrio di genere sul posto di lavoro.

    Stefania Di Serio ricorda infine che i dati relativi alle donne nelle posizioni dirigenziali indicano che un aumento della quota femminile da zero al 30 per cento sarebbe associato ad un aumento del profitto del 15 per cento.

    L’uguaglianza è un concetto dinamico, fa notare, e UITP e PT4ME si sono assunti grandi responsabilità e stanno dando buoni risultati. Altre società, in tutti i settori di mercato,  dovrebbero operare con maggiore incisività per superare le disuguaglianze di genere nel trasposto pubblico.

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